Author: Michela di Vora

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Giornata alternativa alle camminate in montagna, non per questo meno interessante. Palmanova, la città stellata è raggiungibile dall’autostrada A4 uscita Palmanova oppure dalla SS 352.

La città di Palmanova, unica città a forma di stella a 9 punte è un’opera difensiva risalente al 1500 quando la Repubblica di Venezia, pe proteggersi dalle incursioni dei Turchi e Austriache, incaricò il Soprintendente Generale Giulio Savorgnan di progettare la difesa della città; grazie a questa progettazione strategica, la città fu impenetrabile per due secoli. Una ulteriore cinta fortificata fu costruita in epoca napoleonica.

Per entrare a Palmanova ci sono tre porte monumentali (porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia).

Noi entriamo da Porta Udine, troviamo parcheggio nelle vie adiacenti all’ingresso. Obbligatorio visitare la Piazza Grande di forma esagonale al centro della quale si erge un basamento in pietra al culmine del quale c'è uno stendardo con il simbolo della Fortezza.

Ritorniamo sui nostri passi dirigendoci al di fuori di Porta Udine dove inizia il nostro percorso attorno ai bastioni della città.

Subito ci rendiamo conto di quanto difficile fosse raggiungere l’interno della stessa, camminiamo a lato del fossato e sui Rivellini, terrapieni esterni a protezione della città (seconda cinta).

Ci colpisce, nonostante la stagione invernale, la bellezza dei luoghi, la varietà di flora presente sia sui camminamenti che nel fossato dove l’acqua scorre lenta e alcuni germani reali assieme ad alcune anatre nuotano tranquilli.

Iniziamo il giro camminando a lato del fossato, dopo poche centinaia di metri troviamo le prime gallerie che attraversano i Rivellini e conducono all’esterno degli stessi (obbligatoria lampada frontale).

Continuiamo il nostro cammino e appena possibile saliamo sui Rivellini per ammirare dall’alto i bastioni di difesa della città. Da qui ci rendiamo conto dell’imponenza difensiva, corredata dalle Falsabrghe che occultavano la vista degli spostamenti delle truppe all’esterno.

Scendiamo per andare a vedere anche queste opere per risalire, appena possibile sui Rivellini.

Passiamo le porte Aquileia e Cividale, entrambe splendide. Arriviamo in vista di Porta Udine ma è d’obbligo vedere le “cascatelle “, opere idrauliche di una ingegnosità incredibile.

L’acqua veniva convogliata attraverso una condotta aerea all’interno della città in caso di bisogno; interessante la presenza di alcune paratie in metallo che permettono di scegliere se deviarla all’interno della città o nel fossato.

Il nostro giro termina a Porta Udine che attraversiamo di nuovo per tornare all’interno della meravigliosa città stellata alla nostra auto.

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distanza	durata	Vel. media	n. punti	distanza punti
5.5 km	n/a	n/a km/h	516	10.61 m

dislivello	minima	massima	salita	discesa
18 m	12 m	30 m	118 m	118 m

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