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Bellissimo anello in quel di Piancavallo sui monte Cjastelat e Pala Fontana – 16-10-2022.
Si raggiunge la località di Piancavallo, si prosegue verso Barcis e si parcheggia lungo la strada, in uno spiazzo di fronte al sentiero che dobbiamo seguire (1163 metri - coordinate GPS 46.130977, 12.531242). La nostra escursione inizia seguendo la strada sterrata di fronte al parcheggio, segnavia CAI 971, in mezzo ad una faggeta in abito autunnale, dopo poche centinaia di metri si prende a sinistra il sentiero, sempre con lo stesso segnavia, che taglia i tornanti della strada più volte, per uscire definitivamente su essa a quota 1360 metri circa.
Noi la seguiamo a sinistra, in salita, arriviamo in breve a quota 1390 metri dove troviamo un crocevia di sentieri, noi proseguiamo di fronte, leggermente a destra, lungo il sentiero 915 con indicazioni per il Cjastelat. La salita è tranquilla, sempre in una faggeta, a quota 1450 metri usciamo in una zona prativa di particolare bellezza, ci sono i resti di una casera e delle specie di grandi cerchi fatti con le pietre, proseguendo si rientra nel bosco e si riprende a salire fino a quota 1600 dove c’è un altro crocevia di sentieri.
Per salire sulla cima del Cjastelat, mancano ancora 40 metri, seguiamo il sentiero a sinistra, questo sale con tornantini esposti e brevi salti di roccia e ci fa raggiungere la panoramica vetta in pochi minuti, merita però attenzione, questo breve tratto è sicuramente EE. Siamo a quota 1641 metri, facciamo una sosta, anche per ammirare il panorama, che merita veramente, la piccola cima sbuca fuori dal bosco proprio come la torre di un castello.
Ritornati al bivio di quota 1600 metri seguiamo ancora il 915, verso destra rispetto al sentiero di salita, si punta alla Pala Fontana, inizia ora una bellissima traversata in cresta, con brevi saliscendi, in mezzo ai faggi e a pietre lavorate dagli elementi nel tempo, bellissimo. Quando ci si avvicina alla meta, si esce dal bosco e si costeggiano le ripide pareti sud-est del Pala Fontana, peccato che sotto di noi la nebbia ci chiude la visuale, ma noi siamo in pieno sole, in vista della cima, il sentiero scende su una valletta per poi risalire dalla parte opposta e raggiungere cosi la nostra seconda meta, a quota 1637 metri.
Sosta d’obbligo anche qui, peccato per la gigantesca antenna li presente, intanto la nebbia inizia a salire, è ora di muoversi, si continua lungo il 915 che inizia a scendere seguendo il filo di cresta, immersi nella nebbia ci sembra di essere sospesi nel vuoto. Si scende fino a quota 1425 metri circa dove il sentiero 915 termina incrociando il 988 che seguiamo a destra, superiamo la forcella di Giais a 1442 metri e proseguiamo lungo un bellissimo pianoro prativo, a 1410 metri di quota prendiamo a sinistra il 985 della “Passeggiata delle malghe”.
Si riprende a salire leggermente fino a quota 1470 metri circa, li troviamo un altro crocevia, seguiamo sempre il 985 di fronte a noi e scendiamo verso casera Caseratte, immersi nella nebbia, che raggiungiamo a quota 1349 metri. Qui facciamo attenzione a seguire il sentiero che sale leggermente a destra della strada di servizio della malga, questo gira a destra e ci porta nell’ennesimo crocevia dove prendiamo la strada sterrata più a destra.
Qui dobbiamo fare molta attenzione, dopo poche centinaia di metri, alla nostra sinistra, circa a 1350 metri di quota, si stacca una traccia che scende nella faggeta, all’inizio come segnavia dei pezzi di nastro bianco-rosso appesi ai rami e sbiaditi segnavia giallo-blu sulle pietre, poi anche strisce di colore arancione sugli alberi. Seguire la traccia che taglia diritta tutte le stradine che incrocia, non è difficile, unico punto, nei pressi di una linea elettrica, si ritrovano i segnavia seguendo la strada che entra nel bosco a sinistra e poi si va subito a destra.
Ormai siamo in vista della strada per Barcis, anche se non vediamo più i segnavia puntiamo dritti a questa e la raggiungiamo in breve, non ci resta che seguirla a destra per alcune centinaia di metri e siamo al punto di partenza. Anello stupendo, reso ancora più bello dai colori dell’autunno, faggete in primis, sentieri e strade sono ricoperti di foglie rosso-marrone, uno spettacolo, vedere i boschi di faggio in abito invernale dalle cime è bellissimo, anche la nebbia ha creato dei colori particolari e ha dato il suo contributo, da lasciarci gli occhi. Sviluppo 12,4 Km. - dislivello totale 793 metri – tempo di percorrenza, escluse tutte le soste 4 ore e 40 minuti – sentieri CAI 971, 915, 988 e traccia – carta Tabacco 012.
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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini
distanza
durata
Vel. media
n. punti
distanza punti
12.4 km
n/a
n/a km/h
1198
10.38 m
dislivello
minima
massima
salita
discesa
469 m
1163 m
1632 m
793 m
793 m
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