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01-08-2020 – Creta di Timau e Cima Avostanis da casera Pramosio
Si segue la strada per il passo di Montecroce Carnico, raggiunta la località di Laipacco, poco prima di Timau, al bivio per Cleulis, facciamo attenzione a prendere a destra la rotabile per casera Pramosio, nei pressi del bar Pacai. Si inizia subito a salire lungo questa stretta rotabile asfaltata o cementata solo nel primo tratto, il resto e sterrato, le condizioni sono abbastanza buone in data di oggi, comunque fare attenzione se si sale con un auto bassa, qualche strisciata è da mettere in preventivo, usare cautela.
Dopo 6/7 Km. abbiamo raggiunto il bellissimo pianoro del rifugio casera Pramosio, un vero angolo di paradiso, ampio parcheggio dove lasciare l’auto (1521 metri – coordinate GPS 46.586839, 13.030193), la nostra escursione inizia lungo la strada che porta a casera Pramosio alta, sentiero CAI 402 che seguiamo iniziando subito a salire. A quota 1619 metri, nei pressi di casera Malpasso e dell’ex rifugio Morgante, abbandoniamo la strada per seguire a sinistra il sentierino che, passando davanti alla casera e al rifugio, sale tra i fioritissimi prati per ricongiungersi alla strada a quota 1700 metri circa.
Si continua a salire lungo essa, si supera casera delle Manze a quota 1820 metri e si arriva fino a quota 1925 metri, poco prima del lago Avostanis, qui, a sinistra, facciamo attenzione alla mulattiera che si stacca dalla strada e che conduce diretta alla Creta di Timau traversando le sue pendici, bellissimi passaggi sullo strapiombo, panorama continuo lungo la valle del But e fioriture al top, una marmotta curiosa, appena ci vede, scappa infilandosi tra le rocce, è il caso di dire che qui la natura da spettacolo.
A circa 2200 metri, la mulattiera si unisce al sentiero che sale dal lago Avostanis ed insieme raggiungono lo spiazzo dove la mulattiera termina a pochi metri dalla vetta che si raggiunge o salendo a destra per ripidi gradini di misto roccia ed erba o di fronte dove ci si aiuta con un cavo, noi siamo saliti a destra e scesi lungo il cavo. In breve la vetta viene raggiunta a quota 2217 metri, panorama grandioso a 360 gradi, la sosta è d’obbligo ma il pensiero va già al proseguo dell’escursione verso l’altra cima, quindi si scende sulla mulattiera precedente che ripercorriamo a ritroso per poche decine di metri, dopo un paio di tornanti, facciamo attenzione a lasciare a destra la mulattiera di salita e a seguire il sentiero che si stacca di fronte a noi, ce lo segnala una “Y” bianca e rossa su un sasso.
Si scende velocemente lungo il crinale fino a raggiungere in breve una sella sopra il lago Avostanis con resti di trincee della grande guerra, lasciamo a destra la deviazione per il lago e continuiamo diritti seguendo la traccia non CAI, comunque ben visibile, che con saliscendi tra roccette e erba ci porta ad una prima selletta a circa 2050 metri, si sale ancora e si raggiunge una seconda sella a quota 2100 metri circa, poi l’ultima salita, facendo attenzione a non perdere la traccia, un ultimo traverso a destra e siamo a pochi metri dalla vetta.
Molte trincee anche qui, una grotta e altri resti della grande guerra, ancora pochi metri di salita e siamo sulla Cima Avostanis a 2193 metri, panorama grandioso tutt’intorno, foto di rito e poi siamo costretti a scendere, una moltitudine di fastidiosi insetti non ci dà pace. Per la discesa seguiamo la traccia di salita per poche decine di metri, ad un bivio seguiamo la traccia più a sinistra lasciando a destra quella di salita, questa punta alla sella di quota 2100 metri tenendosi più ad est ed andando ad incrociare il sentiero 402 che seguiamo a sinistra e che, dopo alcuni tornanti, scende velocemente alla casera Pramosio alta nei pressi del lago Avostanis a quota 1940 metri circa.
Da qui non ci resta che seguire la strada di salita e raggiungere il punto di partenza, poco prima di casera Pramosio, a destra, merita una visita il punto dove fu ferita a morte la portatrice carnica Maria Plozner Mentil, c’è un altarino e una targa ricordo alla memoria. Il sentiero, di per sé, non è difficile ma alcuni tratti ripidi e/o esposti, come gli ultimi metri per la Creta di Timau e la traccia che sale sull’Avostanis potrebbero non essere fattibili per i meno esperti, quindi valutare bene le proprie capacità, in tutte le malghe o casere che si incontrano è possibile rifornirsi di acqua fresca.
Sviluppo totale 9,6 Km. - dislivello totale 875 metri – Tempo di percorrenza, escluse tutte le soste 3 ore e 10 minuti – quota minima 1521 metri, massima 2217 – sentiero CAI 402, sentieri non CAI e tracce – carta Tabacco 09.
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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini
distanza
durata
Vel. media
n. punti
distanza punti
9.6 km
n/a
n/a km/h
326
29.56 m
dislivello
minima
massima
salita
discesa
690 m
1524 m
2214 m
875 m
875 m
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Creta di Timau e Cima Avostanis | |
Giovedì, 30 Dicembre 2021 19:42 209.88 KB 24 |
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Creta di Timau e Cima Avostanis | |
Sabato, 01 Agosto 2020 18:28 37.44 KB 26 |
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Sabato, 01 Agosto 2020 18:40 17.56 KB 8 |
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Sabato, 01 Agosto 2020 18:40 5.42 KB 9 |
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