Author: Silvano Bertolini

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21-09-2019 – Anello del monte Chiadenis (sentieri CAI 173-132 e vie ferrate-cartina Tabacco 01)

Abbiamo raggiunto Cima Sappada, li abbiamo girato a destra e seguito le indicazioni per le sorgenti del Piave ed abbiamo raggiunto il parcheggio nei pressi della strada che sale al rifugio Calvi, punto di partenza dell’escursione di oggi (1810 metri - coordinate GPS 46.620208, 12.716392).

Si inizia percorrendo a ritroso qualche centinaio di metri lungo la strada asfaltata, fino a quando troveremo a sinistra un cartello con le indicazioni per il passo dei Cacciatori, questo è il nostro sentiero.

All’inizio si prosegue in falsopiano, poi, appena superata una piccola casetta in cemento, si gira a sinistra e si inizia a salire decisamente nel bosco, a quota 1880 metri circa usciamo dal bosco definitivamente e, dopo un traverso in falsopiano, si riprende a salire.

A quota 2000 metri sembra che il sentiero prosegua diritto, ma noi dobbiamo continuare a sinistra, se andiamo diritti ci troveremo su una via alpinistica che sale sull’Avanza.

Qui si inizia a salire per tornanti su roccia in un canalone, quando ne usciamo siamo ormai in vista del passo che raggiungiamo in breve (2213 metri), breve sosta e poi continuiamo a sinistra sempre lungo il 173 che però abbandoniamo subito dopo per risalire, ancora a sinistra, la traccia che ci condurrà in breve all’attacco della ferrata del CAI di Portogruaro a 2280 metri circa.

Infilato l’imbrago, i guanti ed il caschetto, si inizia subito a salire rapidamente ma anche divertendosi essendo roccia con molti appigli, dopo vari salti di roccia, traversi più o meno esposti e intagli, si giunge a quota 2310 dove si trova la deviazione a destra per la cima con la croce del monte Chiadenis.

Molto bello questo breve tratto in parte attrezzato ed in parte su vecchi sentieri di guerra che ci porta su quella che credo sia la cima principale del Chiadenis che non viene toccata  dalla ferrata.

Ritornati sui nostri passi, dopo ancora alcuni saliscendi, affrontiamo l’ultima salita con staffe che ci conduce alla vetta toccata dalla ferrata (2459 metri), sosta d’obbligo per le foto e per ammirare un panorama stupendo a 360 gradi, sotto di noi il rifugio Calvi che raggiungeremo a breve.

Riprendiamo il cammino lungo la cresta con tratti attrezzati, quando questa termina inizia la discesa vera e propria completamente attrezzata ma mai troppo ripida, c’è da divertirsi parecchio, vediamo sotto di noi la sella a quota 2209 metri dove termina la ferrata.

L’ultimo tratto è quello più difficile di tutta la discesa, una paretina quasi verticale e abbastanza liscia, la superiamo con la cautela del caso e con un ultimo traverso attrezzato raggiungiamo la sella e quindi la fine della ferrata stessa, sulla sella parecchi resti della grande guerra.

Da qui si raggiunge il rifugio Calvi in pochi minuti, ci fermiamo per il pranzo, anche se è un po tardi, ci combinano un buon piatto di salsiccia e funghi seguito da un ottimo caffè, ci voleva proprio.Ora non ci resta che scendere al parcheggio, seguiamo la strada di servizio del rifugio, utilizziamo tutti i sentieri che tagliano i tornanti, così facendo in mezz’ora siamo al parcheggio.

Anello non molto lungo e con medio dislivello, la ferrata che copre sia la salita che la discesa dal monte Chiadenis allunga i tempi di percorrenza, il fatto che siamo in una zona circondata da bellissime cime e che il Chiadenis è abbastanza isolato ci permette di avere sempre una visione panoramica straordinaria, secondo la scala italiana di difficoltà delle ferrate, questa è considerata come D (difficile), teniamo presente che la scala ha 5 valori e la D è proprio nel mezzo.

Sviluppo totale 6,1 Km. - dislivello totale 860 metri circa – tempo di percorrenza, escluse tutte le soste 3 ore e 30 minuti circa – quota minima 1760 metri, massima 2459

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Fotografie e Itinerario di Silvano Bertolini

distanza	durata	Vel. media	n. punti	distanza punti
6.1 km	03:48:45	1.6 km/h	159	38.1 m

dislivello	minima	massima	salita	discesa
684 m	1759 m	2443 m	858 m	859 m

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